Missione e valori

Caritas Italiana è l’organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana che ha il compito di promuovere la testimonianza della carità, cioè l’amore concreto per il prossimo. La dimensione della carità permea e feconda la vita delle comunità.

Da oltre 50 anni Caritas Italiana accompagna le Caritas diocesane con interventi a supporto della testimoniata di donne e uomini di buona volontà che si attua “in forme consone ai tempi e ai bisogni” (art.1 dello Statuto). La carità non è statica, ma è attenta al cammino della Storia e della società.
Nella prospettiva della testimonianza della carità, Caritas Italiana svolge la sua funzione pedagogica, volta allo sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace con particolare attenzione alle persone e alle realtà più vulnerabili.

Camminando sulla via del Vangelo, la Caritas si pone in dialogo con i poveri, gli ultimi, gli esclusi, portatori di diritti prima ancora che di bisogni, per costruire un mondo basato sulla giustizia e sull’amore fraterno, in cui nessuno sia lasciato indietro. In Italia e nel mondo.

In Italia e nel mondo

Il Direttore di Caritas Italiana Don Marco Pagniello in viaggio

Caritas Italiana è nata nel 1971, per volontà di papa Paolo VI, nello spirito di rinnovamento proprio del Concilio Vaticano II.

Fondamentale il collegamento e il confronto con le 220 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell’animazione della comunità ecclesiale e civile e nella promozione di servizi e strumenti pastorali: Centri di ascolto, Osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, Centri di accoglienza, Opere segno.
Fra i principali ambiti in cui opera Caritas Italiana:

  • promuovere la carità e tradurla in azioni e opere concrete;
  • organizzare e coordinare interventi di emergenza in Italia e all’estero;
  • realizzare studi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le cause;
  • educare alla pace, alla mondialità, al dialogo, alla cultura dell’accoglienza;
  • promuovere il volontariato e favorire la formazione di operatori pastorali della carità;

Caritas Italiana è in collegamento a livello internazionale con le altre Caritas nel mondo grazie alla rete di Caritas Internationalis, che raccoglie in confederazione 162 organizzazioni, tra queste le 48 che fanno capo a Caritas Europa.

Codici etici

Caritas Italiana ha adottato il codice etico elaborato da Caritas Internationalis “Impegnarsi a vivere secondo i nostri valori” (vedi il testo integrale).

In ambito finanziario, la Presidenza della CEI, il 24 febbraio 2020, ha autorizzato la pubblicazione del documento “La Chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance” (.pdf), curato dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute e dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

Nell’ambito della mobilitazione delle risorse , Caritas Italiana ha avviato un percorso di costruzione di un sistema di “Criteri etici, responsabilità sociale, ambientale e di governance” sia per la Caritas Italiana che per le Caritas diocesane.

Il documento che ne è uscito – “Criteri per il fundraising e linee guida operative per Caritas Italiana” – è l’esito congiunto del lavoro maturato nella Presidenza e nel Consiglio Nazionale di Caritas Italiana per operare in maniera etica e coordinata al fine di accrescere la credibilità, la fiducia pubblica e la trasparenza di tutta la Caritas mediante un rinnovato approccio alla mobilitazione delle risorse.

Alla luce di questo documento Caritas Italiana progetta e organizza le attività di mobilitazione delle risorse come strumento per «promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica». L’assetto del sistema Caritas in Italia suggerisce, dunque, l’opportunità pastorale di costruire scelte condivise per la progettazione e la concreta realizzazione delle strategie di mobilitazione dei fondi sia dal settore privato che pubblico.