Terremoto in Turchia/Siria

Caritas Italiana è attenta a raccogliere le sfide che il tempo attuale chiama ad affrontare. Vecchie e nuove povertà, emergenze in Italia e nel mondo, richiedono una presenza competente e creativa.

Una scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4:17 del 6 febbraio la zona al confine tra la Turchia e la Siria. Sono seguite numerose scosse di assestamento, anche di intensità elevata. Le vittime accertate sono ormai decine di migliaia. Resta drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno avuto e hanno bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua, e per le rigide condizioni climatiche.

In entrambi i Paesi gli operatori e i volontari di Caritas hanno subito distribuito cibo, acqua, coperte, materassi agli sfollati accolti nei diversi centri, e hanno verificato i bisogni e le condizioni di sicurezza per la pianificazione di interventi più organici. Caritas Italiana è presente sul terreno con due operatori che coordinano gli interventi.

“Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso – dice papa Francesco – e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”.

La Presidenza della CEI ha indetto una colletta nazionale come “segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite”.

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