Accoglienza in famiglia

Caritas Italiana cerca l’incontro con l’altro, con la sua vita, con la sua storia. Fa un pezzo di strada insieme, in una prospettiva di reciprocità, autonomia e sviluppo integrale della persona.

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Tetiana, mamma di 55 anni e sua figlia Oleksandra, detta Sasha, di 16 anni sono arrivate a Roma dall’Ucraina il 15 marzo 2022, qualche giorno dopo lo scoppio della guerra.

Io e mio marito Pietro avevamo dato la nostra disponibilità in parrocchia per accogliere due persone. Quando il parroco ci chiamò per avvisarci del loro arrivo eravamo già pronti.

Ci aspettavano sette mesi nei quali avremmo perso il controllo pignolo della nostra casa: mio marito si è ritrovato con un solo bagno occupato da tre donne e io con una cucina nella quale si mescolavano profumi e sapori.

Sasha è una ragazza in piena adolescenza con problemi fisici e non solo.

Per la figlia, Tetiana ha lasciato il suo Paese e il suo compagno, per metterla al sicuro… Non dormivano più tranquille da quando, durante un bombardamento, il palazzo adiacente alla loro casa a Kiev era andato distrutto.

A Tetiana rimane a Kiev una madre di 85 anni malata di tumore, un compagno di 59 anni ed un fratello in guerra. Preoccupati per loro, alla fine di settembre, Tetiana e Sasha hanno deciso di tornare a casa.

Li abbiamo accolti e nella quotidianità e vicinanza abbiamo provato a dare il nostro contributo in una situazione forse più grande di noi in cui ci sentivamo impotenti.

Ucraina mensa Caritas Donetsk a Dnipro
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